Il Maestro Jun Kanno e l’apoteosi del pianoforte


Un concerto del Maestro Kanno, concertista di fama internazionale, è diventato , ogni anno una preziosa consuetudine per “ Il fiore di pietra “, tanto più da quando all’Artista è stata conferita la cittadinanza onoraria di Petrizzi.    IMG-20150421-WA0005

Un concerto di Kanno è sempre un evento, tanto più oggi che, nel tentativo di attrarre i giovani, concertisti anche celebri mescolano i generi musicali, creando più confusione che convinzione.

Sicche’ si può affermare che i due soli eventi musicali di musica classica di questa stagione sono stati a Vallelonga con un piccolo ciclo di concerti organistici e qui a Petrizzi, il 19 agosto 2016 col concerto del Maestro Kanno.

Non a caso abbiamo titolato “l’apoteosi del pianoforte” perché il programma che di seguito riportiamo, è scelto, non certo casualmente, partendo dal grande Domenico Scarlatti che nella prima metà del 700 inondò l’Europa con i suoi 550 concerti per clavicembalo, innovando la tecnica esecutiva dello strumento e fondendo armonia e contrappunto con una fantasia musicale stupefacente.

Per solito gli esercizi tecnici di Alessandro Scarlatti, padre del grande Domenico, nono dei suoi dieci figli, annoiano come tutti gli esercizi di qualsiasi disciplina.

Ma Alessandro si dedicò alla musica sacra, a Napoli quale maestro di cappella, mentre il figlio Domenico musicalmente geniale, allargò assai l’orizzonte musicale sia dal punto di vista geografico –tutta l’Europa – sia dal punto di vista compositivo.

Il programma prosegue con la sonata Patetica di Beethoven, meritatamente celeberrima, per l’ispirazione romantica di un Beethoven ancora legato agli schemi classici della sonata, trascendendoli “pateticamente” che non vuol dire enfaticamente, bensì ab imis cordis.

In un’apoteosi del pianoforte non poteva certo mancare un’ampia scelta di musiche dell’ariete del pianoforte, quel F. Chopin, tecnicamente così complesso e difficile, quanto carezzevole per l’orecchio ed empatico per l’ascoltatore.

I “ bis “ concessi per le ripetute standing ovation del folto e scelto pubblico, hanno in certo senso completato “ l’apoteosi “, aggiungendovi anche J.S. Bach e Debussy, cioè, complessivamente, dal ‘700 al ‘900.

Qualcuno potrebbe chiedersi: e Mozart? A Mozart Kanno a dedicato interi concerti, e l’anno scorso uno splendido CD. Come collocarlo in questa sorta di concerto-lezione dedicato al pianoforte, quando non esiste strumento per il quale il Salisburghese non abbia scritto musica, compreso ovviamente il pianoforte? È quanto sarebbe durato questo concerto?

Che dire del l’esecuzione? Scontata l’ineccepibilita’ tecnica del concertista, che rifugge dal virtuosismo mirando piuttosto alla lettura fedele della partitura, malgrado la sostanziale diversità stilistica e di ispirazione dei tre autori prescelti; ciò che stupisce di Kanno e’l’incredibile sua capacità di immedesimarsi con autori diversissimi, come abbiamo ascoltato nei suoi passati concerti e nella sua raffinata e ormai corposa discografia.

Un concerto memorabile, quindi, che spiega anche la frequenza dei suoi corsi di alto perfezionamento ( ho assistito a qualcuna di queste lezioni rimanendo stupefatto di quanto Kanno insegna a trarre dal pentagramma ) e la bravura di alcuni dei suoi allievi, quali Junko Mino della quale gradiremmo un concerto qui a Petrizzi.

Ho conosciuto Kanno trentadue anni fa giovane promettentissimo, laureato in musica a Tokio e trasferitosi in Europa, al conservatorio di Parigi, esordiente a Petrizzi da primo assoluto in un importante concorso pianistico internazionale; sono lieto di salutarlo, da più anni, Maestro, e mi sentirei un uomo fortunato se esordisse qui a Petrizzi, un altro giovane Kanno.

Avrò questa fortuna?

Suvvia, mi sussurra una voce dentro, pretendi troppo.

Antonio Anzani

PROGRAMMA

D. Scarlatti

Sonata in re minore L.108 (k.213)

L.Van Beethoven

Sonata in do minore Op.13 “ Patetica “

F. Chopin

Studio in la bemolle maggiore Op. 25-1

Notturno in re bemolle maggiore Op. 27-2

Ballata in la bemolle maggiore Op. 47

Polacca – fantasia in la bemolle maggiore Op. 61