Chiusura stagione estiva Jun Kanno


CHIUSURA STAGIONE ESTIVA PRO LOCO
ANNUALE CONCERTO DEL CELEBRE PIANISTA JUN KANNO
di Antonio ANZANI
Non poteva chiudersi in modo migliore la stagione estiva delle manifestazioni organizzate dal “Fiore di Pietra”.
Per quanto ampi siano i suoi impegni in Europa e fuori, Jun Kanno non vuole mancare mai questo suo incontro annuale con i suoi concittadini (nel 2015 Gli è stata conferita dal Comune la cittadinanza onoraria in virtù dei suoi meriti artistici e del suo attaccamento a Petrizzi) dove esordì quale concertista nel lontano 1984, giovanissimo primo classificato in un concorso pianistico internazionale, ma già laureato in musica all’Università di Tokio e, trasmigrato in Francia ad opera dei musicisti Loriad e Messiaen, ottiene nel 1983 il Diploma Superiore di Pianoforte ed, il suo primo premio di Musica da Camera nonché il Diploma Superiore di Esecuzione dell’Ecole Normale de Musique di Parigi.
Ha suonato in sedi prestigiosissime – Orchestra da Camera di Berlino, Orchestra Nazionale di Cracovia, Orchestra da Camera di Salisburgo, Orchestra della TV Giapponese, Filarmonica del Giappone, Corea National, Quartetto del Mozarteum di Salisburgo, New Budapest String Quartet, a Parigi è di casa nella Scuola Gaveau e al Theatre des Champes Elysèes – Ha tenuto concerti in tutti i Continenti (eccetto l’Australia), perfino in Africa.
Né si può tralasciare la sua attività di docente di interpretazione musicale, maestro in Corsi di perfezionamento di alto prestigio musicale un po’ ovunque ed anche qui a Petrizzi, dove ho avuto la ventura di assistere ad una sua “lezione”, alla sua minuta analisi nota per nota e alla sua ricostruzione del testo musicale analizzato ed ho compreso perché i suoi concerti sono sublimi per fedeltà assoluta al testo che viene colto nella sua essenza musicale.
Con simile carriera, qui riportata in estrema sintesi, ed omettendo la Sua rimarchevole discografia (che merita un discorso a sé, che sarà fatto in un altro momento), è evidente che molti se ne contendano la paternità artistica: essa, invece, è quella qui riportata, e Tokaishi Yamazaki non fu mai suo maestro, come pure ebbe ad affermare – ed io stesso erroneamente gli credetti – ma solo un suo molto più anziano collega.

Ad ogni concerto annuale a Petrizzi, Kanno esordisce con nuovi pezzi che aggiunge al proprio vastissimo repertorio – Un’attenzione di cui Gli siamo grati-.
Non possiamo dimenticare come Jun seppe travolgere il nostro pubblico nel 2015 con i Preludi di Debussy, non molto eseguiti, eppure qui, da quel 4 agosto 2015, chiesti quali bis nei successivi concerti.
Quest’anno, dopo un Mozart malinconicamente spumeggiante nella Marcia Turca e un Beethoven della Sonata n. 31, l’ultima, nel quale il dramma del musicista che batté a martello nella quinta sinfonia, sedimenta e si metabolizza, divenendo suo compagno di vita; ecco l’esordio del 2017: Franz Listz, genio musicale tipicamente romantico e vero uomo dello Sturm und Drang, ebbe vita movimentata anche sentimentalmente: più mogli, sottratte ai suoi amici (v. Von Bulow) e sottrattegli da amici (V. Cosima diventa moglie di Wagner) mantenendo con gli uni e le altre ottimi rapporti. Finì, anziano, col prendere li ordini ecclesiastici minori ed essere nominato “abate”. Morì a Bayreuth dove si era recato per il Festival wagneriano. Franz Listz, del quale Kanno avrebbe potuto stregare il suo pubblico con gli “Studi Trascendentali” ha affrontato e superato le enormi difficoltà tecniche della tormentata scrittura musicale listziana in pezzi meno appariscenti anche se ugualmente impegnativi: Lo Sposalizio della Vergine (da anni di pellegrinaggio); e due Legendes: San Francesco di d’Assisi: La Prédication aux oiseaux; San Franceco di Paola: Marchan sur le flots.
Esecuzione perfette: ma la predica agli uccelli di San Francesco d’Assisi è stata meravigliosa.
Tre bis richiesti e concessi: 2 Chopin (Notturni) e Debussy (Fuochi d’Artificio).
Altra novità, gli Autori sono stati presentati dal M.° Kanno e da me (non solo da me come in passato), in forma dialogata, molto apprezzata dal pubblico, che ha in concreto assistito ad un Concerto -Conferenza.
Applausi ad ogni pezzo e, alla fine standing ovation da parte del numeroso sceltissimo pubblico affluito da tutta la provincia che affollava il sito risalente al 1500, su una terrazza adiacente alla Piazza Vecchia, all’aperto (altra novità) sotto una esile falce di luna, sullo sfondo dell’antico palazzo Moniaci splendidamente restaurato: simili restauri avevo visto solo in Spagna, nell’Estremadura, a Càceres sui cui tetti nidificano le cicogne: chissà, forse anche qui! Di certo ha già nidificato la grande arte in questa serata di grande bellezza tanto che la mia conclusione, il 17 agosto è stata la celebre frase di Fiodor Dostoievski “La bellezza salverà il mondo”.